I lattobacilli giocano un ruolo chiave nel mantenimento della condizione di omeostasi del microbiota vaginale e il loro utilizzo risulta promettente nel trattamento e nella prevenzione dell’insorgenza delle disbiosi.
Un recente studio clinico ha dimostrato che il consumo del probiotico Lacticaseibacillus rhamnosus CA15 per via orale è in grado, dopo soli 10 giorni di intervento di ridurre la severità e l’incidenza di disbiosi vaginali provocate da candida e batteri.
L’effetto benefico si protrae fino a 30 giorni dalla fine della somministrazione mantenendo l’eubiosi vaginale e impedendo eventuali recidive.
Il probiotico CA15 favorisce l’equilibrio del microbiota vaginale sostenendo lo sviluppo dei batteri buoni a discapito di quelli potenzialmente pericolosi di vaginiti e vaginosi batteriche e micotiche.
I risultati sia preclinici sia clinici dello studio supportano l’abilità del ceppo probioticoL. rhamnosus CA15 (DSM 33960), somministrato per via orale, nel ripristinare l’omeostasi del microbiota vaginale e, di conseguenza, ridurre significativamente i segni e i sintomi clinici, migliorando la qualità della vita delle donne in età riproduttiva.
In particolare, il ceppo di L. rhamnosus CA15 ha mostrato interessanti proprietà probiotiche in vitro, dimostrandosi in grado di:
Al fine di validare in vivo le evidenze precliniche, è stato condotto uno studio randomizzato controllato in doppio cieco volto a valutare l’efficacia del CA15, somministrato per via orale, nel trattamento delle disbiosi vaginali.
Lo studio è stato condotto secondo le Good Clinical Practices e in accordo con le politiche della World Medical Association (WMA) in merito ai principi etici per la ricerca medica che coinvolge soggetti umani.
Lo studio clinico ha evidenziato la riduzione statisticamente significativa dei segni e dei sintomi di disbiosi vaginale (leucorrea, bruciore, percezione soggettiva dei disturbi vaginali, presenza di eritema/edema vulvo vaginale e bruciore) nonché la riduzione degli Amsel criteria (presenza di clue cells, perdite vaginali, produzione di odori sgradevoli, pH vaginale maggiore di 4.5) e del Nugent score.
Tali variazioni sono state riscontrate non solo 10 giorni dopo l'inizio del trattamento bensì anche durante il periodo di washout (30 giorni dopo la fine del trattamento). Nessuna variazione significativa dei segni e sintomi sopra menzionati è stata riscontrata nel gruppo Placebo.
In merito alla composizione del microbiota vaginale, al momento dell’arruolamento, tutte le pazienti, come atteso, presentavano una bassa densità cellulare di lattobacilli e una buona presenza di patogeni vaginali, quali G. vaginalis, streptococchi, enterococchi e Candida spp, delineando un ecosistema microbico in disbiosi. La somministrazione orale del ceppo CA15 per 10 giorni ha determinato una riduzione statisticamente significativa dei microrganismi patogeni.
Dall’analisi statistica dei dati relativi al questionario sulla qualità della vita (WHOQOL-BREF) emerge chiaramente che le pazienti sottoposte a somministrazione del CA15 hanno riscontrato un miglioramento della salute fisica, delle relazioni sociali, delle relazioni sessuali e complessivamentedella qualità della vita. Diversamente, non sono state osservate variazioni significative nel gruppo Placebo per nessuno dei domini contemplati dal questionario.
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